Banlieu parigine e borgate romane
Oltre alle banlieu parigine ed alle borgate romane bisogna anche aggiungere una frazione del comune dei Predappio (Forli). Da queste squallide zone di periferia la storia moderna non ha ancora prodotto nulla di buono. Predappio ha visto i natali del duce (il tragico campione del finto guerriero in fuga con le armate tedesche per sottrarsi, inutilmente, alla giusta punizione del popolo italiano). Una borgata romana ha visto l'ascesa al potere di una arrogante ducetta che sta riportando il nostro Stivale alle condizioni della Repubblica Sociale Italiana.
Dalla banleu di Parigi un ragazzotto italo francese sta tentando di riportare la Francia alle condizioni della repubblica di Vichy. Tutti questi sottoprodotti della cultura di destra vanno fieri della loro origine sottoproletaia. Il ragazzotto italo francese, in occasione dei primi risultati delle elezioni del 30 giugno, si è esibito davanti alle telecamere, per commentare il grande risultato della destra, non ha fatto altro che sbrodolare un inutile sproloquio senza capo né coda senza alcun programma politico. Si è limitato a recitare a memoria una poesiola di chiaro contenuto moralistico.
Dove sono finiti gli uomini politici del passato i quali, oltre a non vantarsi della loro origine, sapevano esprimere chiari concetti politici e programmi fattibili? E solo la cultura di destra che si vanta di provenire dalla borgata romana e dalla banlieu francese quasi fosse un titolo di merito.
I dirigenti politici della sinistra, raramente provenienti dalle periferie culturali. hanno lasciato un'eredità culturale e politica sconosciuta ai nuovi arruffapopoli di oggi. Gramsci, Togliatti, Berlinguer e tutti gli altri non si si vantavano, né erano, borgatari!