I venti di guerra soffiano solo dall'America
Il 13 febbraio il Senato americano ha approvato un sostanzioso pacchetto di aiuti militari per Ucraina, Israele e Taiwan. Questo dimostra quando aggressiva sia la politica estera americana e quanto sia a rischio la pace mondiale. Le informazioni sulla minaccia russa, che potrebbe colpire con armi nucleari dallo spazio, sono orchestrate ad arte per convincere i liberi e democratici Occidentaii a condividere la bellicosa scelta americana. Ai pericoli di guerra, Taiwan non è seconda a nessuno (cosi come non sono seconde a nessuno anche le vicende medio orientali), perché l'America continua a sostenere che Taiwan è uno Stato indipendente e che dell'unificazione con la Cina è meglio non parlarne. Al bellicismo americano si deve aggiiungere il solito servilismo dell'Unione Europea, sempre pronta a reggere il moccolo del padrone. Sarebbe importante che l’Ue sviluppasse una politica autonoma, ma, purtroppo, le uniche proteste si sono sentite contro Trump colpevole di chiedere agli europei il pagamento delle spese per la protezione’militare statunitense. Cosa aspetta l'Italietta ad uscire dalla Nato? Non sono sufficienti le risorse economiche che il nostro Paese sottrae al sistema di protezione sociale (sanità ecc.) per finanziare la Nato? Perché dimenticare che Austria, Svizzera, Svezia non fanno parte della Nato e vivono beati e felici?