Translate

12/02/2024

Ma che bravi

Ma che bravi, questi israeliani!

Gli ebrei, nel corso della loro storia, hanno patito sempre le 

cosiddette pene dell'inferno: durante i regimi nazifascisti del

secolo scorso hanno toccato l'apice della sofferenza con sei

milioni di morti. Questi avvenimenti avrebbero dovuto condurli

ad un atteggiamento più umano e comprensibile verso altre

popolazioni. Invece la tragica cronaca di questi ultimi giorni li

ha visti in prima fila per angherie, atti di banditismo, eccidi

compiuti contro il popolo Palestinese. Questo loro criminale

comportamento fatto di catture di palestinesi prelevati

dalle loro case in piena notte, all'improvviso, senza

spiegazioni,

chiusi in carcere, sottoposti a maltrattamenti ed abusi, spesso

legati, bendati, in molti casi rinchiusi in celle di

isolamento, interrogati, minacciati per essere spinti

confessioni. Ecco, questo è il drammatico trattamento che

Israele riserva ai Palestinesi arrestati. Anche verso i ragazzini,

come ha rivelato, non molto tempo fa, un rapporto dell'Unicef,

viene applicato il medesimo trattamento inumano.

In questa vicenda dovrebbe essere chiaro, per chi ancora

tiene gli occhi ostinatamente chiusi, che le vittime di ieri sono

diventate i carnefici di oggi. Proprio bravi questi ebrei! Bravi 

soldati, bravi i coloni, maestri di inaudite violenze, tutti degni

eredi del sanguinario regime fascio-nazista, e bravi anche i

nostri connazionali coi nostri dirigenti politici in testa, che

appoggiano e giusificano tutto, e che importa se quasi

trentamila Palestinesi siano stati assassinati? I sionisti hanno

imparato così bene dai nazisti tedeschi il sistema per

annientare un popolo da trasformarsi da discenti in docenti. Il

governo razzista dei sionisti ebraici, confortati dal colpevole

silenzio di gran parte dei mezzi di informazione, continua a

ignorare le condizioni di vita di questi poveracci. Siamo di

fronte alla solita politica dei due pesi e due misure, che viene

applicata ogni volta che si parla di Palestina e di Israele,

perché, si sa, siamo di fronte ad uno Stato potente, di uno

Stato amico degli americani, uno Stato che pretende di essere

chiamato democratico e dall'altra parte di un popolo senza

uno Stato.