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19/02/2024

Lerciume, feccia, piccola borghesia, sottoproletariato ed affini

 

Lerciume, feccia, piccola borghesia, sottoproletariato ed affini

Non saranno espressioni molto delicate, né molto gentili, queste, ma ben evidenziano lo stato della nostra società.

La "piccola borghesia" è quella classe sociale che oscilla tra la borghesia ed il proletariato, sempre pronta ad ogni avventura - anche immorale - che le consenta la sopravvivenza e la possibilità di galleggiare appena al di sopra della media. E' formata dal piccolo possidente terriero, dal piccolo bottegaio, dall'artigiano, dal lavoratore autonomo. Una classe sociale spesso asservita alla grande borghesia, estranea alla lotta per l'emancipazione del popolo, estranea all'impegno sociale per la difesa dei diritti collettivi, della democrazia. La piccola borghesia, che pure è la classe dove dovrebbero venire stemperate le frizioni tra borghesia e proletariato, è invece la classe storicamente succube degli interessi della borghesia, storicamente ai suoi ordini e pronta ad ogni avventura antidemocratica.

Il sottoproletariato è la classe sociale formata dai nullafacenti, dagli studenti falliti, dai rifiutati delle altre classi, da coloro che vivono di espedienti, che si prostituiscono, ma anche da coloro che hanno scelto un modello di vita ai margini della società, che si dedicano ai facili guadagni. Anche un piccolo borghese può essere equiparato ad un sottoproletario. La cronaca di degli ultimi anni lo dimostra. Le cosidette escort di berlusconiana memoria (molto meglio sarebbe stato chiamarle col loro vero nome) non sempre provenienti da famiglie povere, sono sottoproletarie; i giornalisti asserviti lo sono del pari; e così via molti e molti altri. Il sottoproletariato esiste in opposizione al proletariato e vive al di fuori del lavoro sociale, è parassitario e possiede una mentalità antisociale, individualista, debole e pronta a ogni compromesso; costituisce uno strato sul quale la borghesia ha potuto contare nei momenti decisivi della lotta di classe. E, infine, è utile ricordare che il drammatico regime fascista aveva etichettato se stesso come un regime “fassista” (sic) e proletario, mentre in realtà era fascista e sottoproletario.

Popolo” è una parola, un concetto nobile anche se qualcuno la trasforma in populismo. Il popolo è alla base della democrazia che nelle società democratiche svolge la funzione di fondamento del potere politico e della rappresentanza parlamentare. Nel suo nome si governa il Paese, si amministrala giustizia, mediante i suoi rappresentanti al Parlamento si formano le leggi e le norme della convivenza civile. Il popolo - è risaputo - è il titolare della sovranità che viene esercitata mediatamente dai suoi rappresentanti ed ai vari livelli. Un popolo cosciente partecipa a tutti livelli della vita pubblica ed è cosciente che, con il suo contributo, ancorché minimo, esercita tutte le irrinunciabili attività e funzioni democratiche. Un popolo cosciente partecipa al voto senza astenersi perché sa che non è vero che; "tanto sono tutti uguali", ma che la sua scelta personale è indispensabile per la formazione del gruppo dirigente. In questo Paese, durante e subito dopo della lotta di liberazione dai nazifascismo, è esistito un popolo, un popolo migliore di quello attuale. Ed oggi? Oggi quel popolo si sta trasformando in “ciurma”. La ciurma è un termine marinaresco che indicava gli schiavi, i prigionieri incatenati ai remi di una galera antica, oggi è un termine dispregiativo usato per distinguere un delinquente prezzolato per il compimento di un'azione delittuosa. E dopo la ciurma - lungo la strada che conduce verso i bassifondi dell'umanità - viene la feccia! La feccia è il liquame che si depoita sul fondo dei recipienti contenenti il vino, ma anche la parte più spregevole e corrotta della società. Nella società umana la feccia è rappresentata da quella classe sociale che Karl Marx non esitava a paragonare al sottoproletariato. La feccia è quella parte della società che vive di espedienti, che è pronta a mettersi al servizio di qualsiasi dittatore, di qualsiasi trombone che dal palco di una piazza raglia i suoi dementi proclami. Non solo, ma la feccia è anche quella parte dell'opinione pubblica pronta ad applaudire entusiasticamente in uno studio televisivo il tromboncino di turno che, ignorante e sgrammaticato, tenta - riuscendoci - di concionare, gli ospiti. E' un fenomeno allarmante che si verifica sempre più spesso negli studi televisivi delle emittenti pubbliche, e non solo in quelle dell'ex e defunto cavaliere. La feccia esiste anche tra la piccola borghesia, e non solo tra il sottoproletariato. Il più grande avversario di quella della feccia è il proletariato (politicizzato e cosciente della sua funzione storica), che rappresenta il suo più acerrimo nemico. La feccia è pronta ad ogni nefandezza in cambio di denaro e condivide con la piccola borghesia cultura, obiettivi e comportamenti. La feccia risponde con fragorosi applausi ad ogni demenzialità sparata da un povero cristo in uno studio televisivo! Questa è la feccia! La feccia tenta di risolvere con la violenza ogni problema esistente nella società. La feccia tenta l’assalto alla Camera dei Deputati, come già avvenuto, colpevole di non liberalizzare ì’apertura degli esercizi commerciali. dei ristoranti e finanche delle palestre. La feccia assalta la sede nazionale della CGIL. C’è stata la pandemIa? E chi se ne importa! L’importante per i bottegai è aizzare la feccia per poter riaprire gli esercizi commerciali e vendere: solo questo conta davvero! Il lerciume (fenomeno trentennale) ha visto la sua massima espressione con l'avvento di un satiro, ora defunto, che ha scambiato il Paese per un grande postribolo.

E per finire non bisogna disperare perché in questo disastrato Stivale esiste pur sempre la possibilità - anche se remota - di un risveglio dal coma profondo nel quale è caduto il popolo italiano. Un risveglio che servirà alla formazione di una nuova classe dirigente - priva di cognati - integerrima e capace, di una emancipazione dalla dominazione americana ed al coraggio per la fuoriuscita dalla Nato.