Translate

04/05/2024

I cambi di casacca

I cambi di casacca

Nella 18esima legislatura (quella attuale) i deputati ed i senatori che hanno cambiato casacca sono più di trecento! Occorre in ogni caso precisare che senatori e deputati non hanno alcun vincolo di mandato, possono, cioè, secondo la Costituzione, trasferirsi da un gruppo parlamentare ad un altro senza alcun problema. Il cosiddetto “cambio di casacca” non va demonizzato. Non va demonizzato perché è la dimostrazione di una vivacità mentale che dovrebbe sempre esistere nelle caratteristiche di ciascun uomo politico. Soltanto i paracarri non cambiano mai casacca: restano fissi ed immobili per sempre laddove sono stati collocati. Il cambio di casacca va, invece, denunciato con forza quando da esso ne deriva un vantagio politico, economico, di visibilità sociale, di carriera, ecc.

Da dove provengono i saltimbanchi? Provengono un po' da tutti i partiti perché nessuno ne è immune. Tra i saltimbanchi si nota il gruppo di Fardelli d’Italia che ha visto gli ingressi di Salvatore Caiata e Galeazzo Bignami, eletti rispettivamente in quota Movimento 5 Stelle e Forza Italia. Il partito di Berlusconi ha anche perso, in direzione del Gruppo Misto, quattro deputi vicini a Toti (Stefano Benigni, Manuela Gagliardi, Claudio Pedrazzini e Alessandro Sorte), oltre che Vittorio Sgarbi e Giorgio Silli, ma ha visto gli ingressi di Enrico Costa (eletto con “Noi con l’Italia” e inizialmente nel gruppo Misto) e Matteo Dall’Osso (eletto con i 5 Stelle). La Lega ha perso un deputato, Carmelo Lo Monte, passato al Gruppo Misto, mentre gli eletti 5 Stelle finiti nel gruppo Misto sono Sara Cunial, Veronica Giannone, Gloria Vizzini e Davide Galantino.

Nel centrosinistra, sono 25 i deputati PD che hanno dato vita al gruppo di Itali Viva: si tratta di Lucia Annibali, Michele Anzaldi, Maria Elena Boschi (capogruppo), Nicola Carè, Matteo Colaninno, Camillo D’Alessandro, Vito De Filippo, Mauro Del Barba, Marco Di Maio, Cosimo Maria Ferri, Silvia Fregolent, Maria Chiara Gadda, Roberto Giachetti, Gianfranco Librandi, Luigi Marattin, Gennaro Migliore (campione di saltl: da Rifondazione Comunista al Pd a Italia Viva) Mattia Mor, Sara Moretto, Luciano Nobili, Lisa Noja, Raffaella Paita, Giacomo Portas, Ettore Rosato, Ivan Scalfarotto e Massimo Ungaro. Ad essi si aggiunge Gabriele Toccafondi, proveniente dal Gruppo Misto in quota Civica Popolare. Il PD ha anche perso, in direzione del Misto, Daniela Cardinale, ma si è al contempo rinforzato numericamente con gli ingressi dell’ex Presidente della Camera Laura Boldrini (proveniente da LeU), di Beatrice Lorenzin e di Serse Soverini (entrambi dal Misto).

Nel complesso, 'Italia 'Viva' guadagna 26 deputati dai democratici, mentre Forza Italia dopo la scissione di Toti ha perso 4 deputati in direzione gruppo misto. Seppur in misura – per ora – inferiore rispetto alla scorsa legislatura, prosegue la fuga degli eletti del Movimento 5 Stelle, anch’essi verso il gruppo misto.

Il PD ha anche perso il senatore Matteo Richetti in direzione del Gruppo Misto, mentre dal Movimento 5 Stelle sono stati espulsi Saverio De Bonis, Gregorio De Falco e Paola Nugnes.

La lettura di questi dati e la lettura di tutti i nominativi coinvolti risulta senza alcun dubbio noiosa, ma risulta anche necessaria per la conoscenza di tutti i saltimbanchi che alle prossime consultazioni elettorali, siano quelle europee, che politiche, che amministrative potrebbero, ahinoi, essere ancora rieletti..Tutto ciò vale anche per elezioni europee dell'otto giugno dove si possono notare nolti, moltissimi, candidati trombati da precedenti elezioni, da ex dirigenti di aziende pubbliche rimossi dai loro incarichi e da una numerosa platea di amici e parenti di segretari di partiti, alla ricerca di un buono stipendio.