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30/04/2024

Articolo 1

Articolo 1

Recita l'articolo 1 della Costituzione Repubblicana che “L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”.

Sarà davvero così? Non sarà che la Repubblica è fondata sul lavoro precario? La strage nella centrale idroelettrica di Suviana, insieme a tutte le altre avvenute in pochi giorni, ha riproposto il problema della sicurezza sul posto di lavoro. Trascosi soltanto pochi giorni nessuno ne parla più perchè non è poi tanto importante per i notiziari di regime continuare a parlarne. Non bisogna disturbare il manovratore. La cifre dei morti sul lavoro mostrano una situazione oramai fuori controllo. Ad oggi non sono ancora chiare la cause e le responsabilità, ma non si può però tacere che le politiche sul lavoro degli ultimi anni hanno precarizzato e tolto diritti ai lavoratori. È difficile chiedere maggiori tutele sul posto di lavoro quando si sa il proprio posto è precario e che può essere facilmente interrotto. Ci si trova di fronte ad una situazione di due secoli fa: bassi salari e nessuna tutela. I sindacati, quelli veri (i sindacati confederali CGIL e UIL), sono sul piede di guerra, mentre quello filo governativo e filo padronale (Cisl) se ne sta comodamente in panciolle per non distuarbare i potenti. E tutto ciò a fronte del fatto che, mentre non viene speso un centesimo per maggiori strumenti anti infortunistici, le spese militari, invece, sono giunte al due per cento del PIL con la previsionbe di giungere, a breve,al quattro per cento. Per non parlare delle spese militari a favore del regime nazista dell'Ucraina dove l'Italia contribiuirà con altri 29 milioni per il sostegno a Zelensky. E per il disastrato sistema sanitario italiano? Il sistema sanitario può aspettare! L’Italia, per dimostrare il suo servilismo verso la Nato, ha inviato 3 mila uomini e Polonia1100 mezzi in , nonostante la Presidente del consiglio continui a dire cha la nostra priorità è il Mediterraneo. Che cosa deve avvenire, ancora, affinché il popolo italiano si desti dal coma profondo e decida di presentarsi in massa alle urne per rimuovere questi disastrati dirigenti politici?