Il generalino
Dopo truffa e peculato ll generallno risulta indagato anche per istigazione all’odio razziale. Lo scrive l’Ansa. Grazie al suo libercolo “ll mondo al contrario" e dopo alcune denunce presentate da diverse associazioni, ora Jannacci si prende un'altra tegola sulla testa (tegola meritatissima). “Superiorità razziale”, fa quadrato con la Lega di Salvini. Nessuno si è mai accorto che la Lega appartenesse ad una presunta superiorità razziale (anzi: tutti dovrebbero essersi accorti che questa formazione politica pesca la sua classe dirigente nella pattumiera della società), ma il generalino la cita come resistente.“Avanti generale, avanti insieme, avanti Italia, blatera in una nota diffusa dalla Lega. Il generalino dovrebbe partorire a primavera un altro libretto, un altro campionario di pensieri profondi sul quale non vale neppure il caso di citarne il titolo. Perché Jannacci, questo gaglioffo, o come diavolo si chiama, è indagato per truffa e peculato? Perché quando era addetto militare a Mosa un’ispezione del ministero della Difesa avrebbe scoperto alcune “criticità” tra cui indennità di servizio per i familiari percepite illecitamente, spese per rimborsi legati all’auto di servizio non autorizzati, rimborsi per l’organizzazione di eventi e cene che potrebbero non essere mai state organizzate. E questo lo dice la sua famiglia, quella militare, non quella comunista! La stessa famiglia che lo ha sopeso per undici mesi dal sevizio e con stipendio ridotto, Che bravo il nostro grande ufficiale! “L’inchiesta su di me? L’ho letta stamattina e non commento ispezioni di servizio”, ha detto il generale che si definisce anche, ed a ragione, “demoralizzato e “preoccupato”. Quando gli verranno strappate le due stellette cucite sulle spalline e cucito sulle maniche della divisa un baffo nero sarà sempre troppo tardi! Oppure, meglio ancora, quando sarà obbligato a vestire abiti civili perché indegno ad indossare l'uniforme militare.